Si parla molto di smart-working, il lavoro agile, che, in un clima di fiducia, il dipendente può svolgere in parte anche lontano dal posto di lavoro, a casa propria o dove preferisce.
In attesa di una legge che sarà presto discussa in Senato, il lavoro agile è già diventato realtà in multinazionali e amministrazioni pubbliche, dove i dipendenti possono lavorare per qualche giorno al mese fuori dall’ufficio.

Anche nel panorama italiano aziende importanti hanno abbracciato la filosofia del lavoro agile: qualche mese fa Barilla ha deciso di offrire ai suoi dipendenti la possibilità di lavorare da casa per 8 giorni al mese ed entro il 2020 l’idea è quella di permettere a tutti di lavorare fuori ufficio anche per tutto il tempo. Il dipendente ha più libertà, l’azienda riduce le spese, e anche l’ambiente ci guadagna, perché riducendo gli spostamenti si abbassano le emissioni di CO2.

Scegliere il posto di lavoro

Il lavoro agile permette a chi lavora di essere almeno in parte padroni del proprio tempo e regala libertà di movimento e di scelta. Ci sono vantaggi pratici e psicologici: lavorare fuori dall’ufficio permette di risparmiare il tempo degli spostamenti, guadagnando 1,2 ore al giorno, o anche di più e consente di conciliare meglio lavoro e famiglia. In più, la possibilità di scegliere per se stessi rende più felici e aumenta la produttività.

Lavorare fuori ufficio non significa necessariamente passare la giornata in pigiama, davanti al computer, a casa propria: un’ottima alternativa sono i coworking. Scegliere uno spazio di lavoro condiviso vicino a casa permette di avere tutti i vantaggi del lavoro agile, con in più la possibilità di conoscere persone nuove e coltivare relazioni interessanti anche per far crescere il proprio business.